Serata speciale al Monastero di Torba con visita guidata agli affreschi della Torre e film d’essai, pubblico incuriosito e interessato condotto tra secolari immagini sacre fissate su antichi muri e dinamiche e tragiche visioni del cupo mondo medievale.
Il film di Pupi Avati, MAGNIFICAT, ha coinvolto e sconvolto i presenti che si sono sentiti immersi nel tema proposto grazie al magico ambiente, fuori dal tempo, quale è il complesso di Torba.
In una location perfetta, rustica e autentica che conserva umori, ritmi, suoni di altri tempi, si è svolto l’evento di sabato 25 giugno 2011 “COSE D’ALTRI TEMPI”
L’allestimento della corte contadina della famiglia Cereda con l’esposizione degli attrezzi agricoli di un tempo, vecchi trattori ancora funzionanti, artigiani all’opera come il maniscalco, l’arrotino, l’ombrellaio, il taglialegna, donne laboriose intente al cucito, al ricamo, alla maglia e tante comparse in costume contadino, hanno fatto rivivere in allegria e semplicità atmosfere antiche.
Una spettacolare galleria sulla coltura del baco da seta con bachi, bozzoli e farfalle fino alla preziosa seta su un telaio dell’Ottocento ha raccontato storie e tradizioni del nostro territorio.
Il pomeriggio ha visto protagonisti i numerosi bambini alle prese con il gioco quotidiano di una volta, semplice e creativo il tiro alla fune, il mondo, le pignate e il giocattolo costruito “in casa”, di legno, generato dalla laboriosità e dalle mani capaci dei nonni e dei papà. La nostalgica merenda con “pane burro e zucchero” consumata sull’erba ha riportato ai sapori “veri” ben lontani dalle merendine fast food di oggi.
Didattica e gioco si sono fusi nell’esplorazione della fattoria con la sgranatura delle pannocchie, il momento della mungitura, la lavorazione del latte con la sperimentazione della produzione di una ricottina da parte dei bambini. I cavalli sono stati attesi e accolti con grande gioia, l’esperienza di una cavalcata o di una passeggiata in calesse hanno creato grande entusiasmo. La scoperta degli animali da cortile, il bucato al lavatoio, il laboratorio creativo sono state ulteriori attrazioni nel vivace ritmo delle varie attività.
Verso sera, per tutti, un piatto frugale di pasta e fagioli e un buon bicchier di vino, musiche e canti popolar hanno rallegrato la tavolata.
In tarda serata un momento coinvolgente, carico di emozioni e significati, con la proiezione, in cortile, del film “L’albero degli zoccoli” del 1978 di Ermanno Olmi, vincitore della Palma d’oro al 31° Festival di Cannes, ha concluso una giornata ben riuscita.
In una location perfetta, rustica e autentica che conserva umori, ritmi, suoni di altri tempi, si svolge l’evento di sabato 25 p.v.
Pasqua!
SABATO 9 APRILE 2011
Una giornata lungo le anse dell’Adda, il fiume che percorre oltre trecento chilometri lambendo con le sue acque borghi e città, cresciuti in simbiosi con lui. Palazzo Pignano, Pandino, Rivolta d’Adda, Cassano d’Adda, un itinerario tra chiese e castelli su un territorio tutelato, il Parco fluviale–agricolo dell’Adda
Continuano gli incontri con l’arte a Varese – Sala Riunioni Cesvov -Istituto De Filippi
01/03/11 Martedì ore 21
Agiografia e iconografia: Vite, Passio, attributi, culto
08/03/11 Martedì ore 21
I santi pilastri della Chiesa: apostoli, evangelisti, dottori.
15/03/11 Martedì ore 21
Iconografia dei santi nell’arte: come riconoscerli
22/03/11 Martedì ore 21
Iconografia dei santi nell’arte: come riconoscerli
costo di partecipazione: 10 euro ad incontro
VARESE – COLLEGIO DE FILIPPI – SALA CESVOV – Via Brambilla, 15
“Del Medioevo oggi noi vediamo qualcosa di radicato su un territorio come per esempio i vestigi architettonici simili a vecchi alberi che in qualche caso ancora in modi diversi fruttificano (offrendoci se non altro qualcosa della loro bellezza). Una chiesa, ad esempio, ha potuto essere edificata e ricevere sviluppo in un determinato momento storico. Ciò – anche se a noi oggi spesso, e aggiungerei per necessità di cose, sfugge – deve essere avvenuto in un terreno fecondato da qualche seme spirituale che talvolta si scopre essere trasportato da un vento che spira da molto lontano… certi fenomeni dipendono anche dagli spostamenti degli uomini e delle loro abitudini culturali, dal trasferimento delle loro sensibilità in nuovi ambienti favorevoli a impensabili sviluppi. In qualche caso la storia ci fa conoscere qualcosa di più su questi processi…”
